Gelide correnti d’estrazione russo-siberiana stanno affluendo sul Nord Italia, scorrendo lungo il corridoio meridionale dell’anticiclone proteso sul Nord Europa. Lo scenario vivamente invernale tenderà a degenerare ulteriormente nei prossimi giorni, per una complessa risposta perturbata ciclonica derivante dall’avvicinamento di un vortice freddo sulle Baleari, coadiuvato da un ulteriore apporto rigido in arrivo martedì dall’Europa Centro-Orientale.
La recrudescenza fredda sarà davvero notevole, in quanto potrebbe trattarsi, almeno in base ai valori di temperatura previsti in quota (circa 1500 metri d’altezza) di una delle ondate di gelo più potenti della stagione invernale, dopo quella di metà Dicembre, sempre per quanto concerne il Nord Italia. Tutto ciò accadrà dunque in pieno Marzo, facendo tornare scenari così freddi che non si ricordavano almeno dal 2005. La mappa in basso è eloquente e mostra le isoterme ad 850 hPa attese per domattina, con valori di ben -12/-14°C adagiati alle Alpi Orientali.
Sul Mediterraneo Centrale si attende la genesi di una profonda circolazione ciclonica fra martedì e giovedì, che attiverà condizioni di maltempo diffuso. La risalita perturbata dovrebbe coinvolgere anche il Nord, dove il rischio di neve fino in pianura appare molto marcato per il contemporaneo afflusso d’aria molto gelida da stau. Sembra essere la volta per nevicate abbondanti anche sulle aree centrali appenniniche, specie a quote medio-alte.
Il freddo tenderà a perdere intensità col radicamento a metà settimana del vortice perturbato sull’Italia, poiché tenderà a chiudersi il “rubinetto artico-continentale”, per merito dell’ulteriore distensione dell’anticiclone britannico verso le zone centro-orientali del Continente Europeo, fino al Mar Nero.