Il maltempo tanto annunciato non è ancora fra noi, ma le correnti sud/occidentali apportano nubi diffuse, ma con precipitazioni più frequenti tra Liguria ed Alta Toscana, zone in prima linea con questa circolazione. L’ulteriore peggioramento atteso per le prossime 24 ore troverà la causa nello sprofondamento della struttura vorticosa, ora sull’Islanda, verso il Golfo di Biscaglia ed il Mediterraneo Occidentale. La saccatura tenderà ad inglobare un vortice secondario attualmente sulla Penisola Iberica, creando così i presupposti per una generale flessione barica sui mari italiani.
La prima fase acuta del maltempo vedrà le precipitazioni per domani in rinvigorimento sul Nord e sulla Toscana, ma il ramo freddo del sistema perturbato porterà rovesci e temporali verso le Isole Maggiori e la fascia tirrenica del Centro-Sud. Le regioni centro-meridionali subiranno l’assalto pre-frontale dello Scirocco, con breve ulteriore impennata termica come si può vedere dalla seconda mappa.
Il dinamismo ed i fortissimi contrasti termici sono ben palesi osservando la prossima mappa (su base sempre GFS), che mostra il successivo sbalzo termico atteso nella giornata di Giovedì, rispetto a quella precedente. Si vede molto chiaramente l’impatto delle correnti più fredde occidentali, con flessioni termiche più rilevanti nell’area compresa fra le Isole ed il Basso Tirreno, maggiormente interessate dalla precedente vampata calda pre-frontale.
Gli ultimi aggiornamenti confermano la severa entità della bolla depressionaria d’aria fredda che penetrerà sul Mediterraneo. Non avremo solamente a che fare con una ciclogenesi molto profonda (valori di pressione che potranno portarsi attorno o poco sotto i 980 hPa), ma anche con una struttura molto attiva alle quote superiori dell’atmosfera (geopotenziali molto basse), con annessa aria fredda ed instabile d’estrazione artica, la quale mostrerà i propri effetti dalla giornata di Giovedì. Nelle prossime mappe vediamo l’evoluzione indicata dalle GFS.