DUE SACCATURE PRIMA DI PASQUA Le vicende meteo attuali sono governate da una saccatura che si allunga dalla Scandinavia verso l’Iberia: questo assetto barico comporta l’afflusso di umide correnti sud/occidentali verso l’Italia, responsabili della fase piovosa attesa per le prossime 24-36 ore, in particolare al Nord. Saranno piogge preziose, ma già venerdì l’isolamento in cut-off della saccatura sull’Iberia determinerà un progressivo miglioramento. Un nuovo affondo perturbato dalla Scandinavia punterà ad inizio week-end verso l’Italia, scavando una figura depressionaria che riporterà piogge in veloce propagazione da nord verso sud. Nel contempo, l’ala orientale dell’alta pressione atlantica ritornerà a spingere verso la Francia e le zone alpine, costringendo l’onda perturbata a traslare verso est.
FESTIVITA’ PASQUALI IN PARTE SALVE? La rimonta anticiclonica da ovest potrebbe rivelarsi provvidenziale, smorzando rapidamente gli effetti della saccatura, il cui nucleo più incisivo (in termini di maltempo ed aria fredda artico-marittima in quota) resterebbe relegato sul comparto balcanico. Per chiarire meglio il senso di quest’evoluzione, non dobbiamo comunque attenderci un ponte festivo con sole e temperature alte: ci sarà semmai una spiccata variabilità, forse più accentuata per Pasqua con nubi che si alterneranno a sprazzi di sereno. Non mancheranno scrosci di pioggia, specie nelle ore più calde, ma sulle previsioni in dettaglio saremo più precise. Forse la Pasquetta sarà più favorevole e questo non guasterà di certo per gli amanti delle tradizionali scampagnate. Di certo queste prospettive appaiono molto migliori delle precedenti, che sembravano propendere verso una fase decisamente instabile, se non perturbata.
NESSUN COLPO DI CODA DELL’INVERNO La rapida traslazione verso est della saccatura dovrebbe inoltre evitare quel tracollo delle temperature che pareva profilarsi proprio in corrispondenza del ponte festivo. Come possiamo apprezzare dalla mappa delle termiche per il 9 aprile, l’aria fredda appare relegata sui settori europei centro-orientali e zone balcaniche, mentre l’Italia resterebbe ai margini e protetta anche dalla barriera alpina rispetto alla direttrice delle correnti in quota da N/NW. Le festività quindi dovrebbe essere caratterizzate da clima relativamente fresco, ma nella norma per questo periodo. In sostanza, non ci sarà quella ricaduta invernale che avrebbe potuto portare neve fino a quote localmente basse, evento peraltro che non sarebbe certo stato una novità assoluta per Pasqua, nemmeno quando cade ad aprile.