L’anticiclone è giunto alle battute finali e, fin da giovedì, ci attendiamo una fase di grande variabilità, con precipitazioni più presenti, inizialmente, in particolar modo al Nord, a causa di crescenti infiltrazioni d’aria umida da sud/ovest. Le previste piogge aiuteranno a ripulire un po’ d’aria, dopo un lungo periodo nel quale l’anticiclone non ha fatto altro che favorire l’altissima concentrazione d’inquinanti sulle principali aree urbane. Valutando la proiezione del nostro modello WRF (stima delle piogge dalle ore 6 di venerdì 27 alle ore 6 di sabato 28) possiamo notare il previsto successivo coinvolgimento dei versanti tirrenici.
Le ultime elaborazioni modellistiche confermano il peggioramento ben più severo, atteso a partire da domenica, ad iniziare dalle regioni di Nord-Ovest. La saccatura sarà preceduta da un flusso sciroccale decisamente perturbato, che porterà i maggiori effetti del maltempo, in particolar modo a ridosso delle zone alpine e prealpine centro-occidentali. L’inserimento della saccatura sarà favorito dall’arretramento dell’anticiclone delle Azzorre, che collocherà i propri massimi barici al largo dell’Iberia.
Gli accumuli pluviometrici attesi sulle regioni di Nord-Ovest rischiano d’essere particolarmente ingenti, tanto che si potrebbe avere una situazione a potenziale rischio idrogeologico per Piemonte e Liguria, in considerazione della risalita della quota neve per via del flusso sciroccale. Nella mappa (proiezione valida per la giornata di domenica e primo mattino di lunedì) possiamo vedere la stima delle precipitazioni del modello WRF, che mostra la fase iniziale dell’intensa fase perturbata.