PRIME INCURSIONI FREDDE D’OTTOBRE Le novità per il week-end sono confermate, pur permanendo l’evoluzione molto incerta: un nucleo freddo scenderà dal Nord Europa, lungo il bordo orientale dell’anticiclone presente più ad ovest, e si addosserà verso le Alpi, creando i presupposti per un generale peggioramento anche sul nostro Paese. Ecco una traccia dai principali modelli:
GFS Focalizziamo l’attenzione verso la giornata di domenica, quando il nucleo freddo dovrebbe raggiungere le Alpi. Una depressione si formerà sulle regioni centrali, apportando un peggioramento più marcato sui versanti adriatici ed in seguito al Sud. L’intrusione della saccatura fredda appare strozzata sul Centro Europa da una concomitante rimonta da ovest dell’anticiclone oceanico.
ECMWF L’affondo freddo dal Nord Europa appare decisamente più organizzato e con traiettoria più occidentale, in questa mappa in basso del modello europeo, relativa all’evoluzione fra domenica e lunedì. La netta differenza dell’evoluzione proposta dal modello europeo sta proprio nella mancata rimonta anticiclonica sul Centro Europa, che non devierà così troppo ad est l’affondo freddo, il quale riuscirebbe a penetrare in maniera più ficcante sul Mediterraneo Centrale.
MULTIMODEL Come abbiamo già notato dai due principali modelli, ci sono poche certezze sulla traiettoria effettiva che seguirà il nucleo freddo proveniente dal Nord Europa. Nella carta in basso possiamo la sovrapposizione di tutte le ipotesi principali, in merito alla configurazione barica dell’affondo freddo all’altezza di 500 hPa, suffragate dai diversi modelli (oltre ad ECMWF e GFS, anche le GEM, le NOGAPS e le GENS-C). Come si nota, le due ipotesi estreme sono proprio quelle GFS rappresentate con le isoipse azzurre (traiettoria più orientale dell’affondo freddo) ed ECMWF con le isoipse rosse (traiettoria più occidentale, con la 548 dam posta sull’Italia Nord-Occidentale).