Il dominio anticiclonico, che gradualmente nel corso del week-end si espanderà a quasi tutta l’Italia, non avrà vita lunga: subito dopo l’inizio della settimana, torneranno in scena in grande stile le perturbazioni atlantiche, la cui avanzata verrà però ostacolata da un muro anticiclonico ben proteso tra Mediterraneo Centro-Orientale, Balcani e Mar Nero. Questa contrapposizione fra le due figure bariche opposte andrebbe ad innescare un deciso flusso sciroccale sull’Italia. L’aria d’estrazione nord-africana produrrà un vistoso aumento termico al Sud e sulle Isole, ove ci attendiamo i primi veri caldi primaverili ed isoterme all’altezza di 850 hPa localmente superiori addirittura ai +12/+14°C fra il 5 ed il 6 marzo.
La situazione potrebbe però risultare ben diversa al Nord, dove lo scirocco non riuscirebbe a sfondare almeno nei bassi strati, con infiltrazioni fredde da est che andrebbero a determinare un piccolo cuscinetto freddo sull’estremo Nord-Ovest. Questo strato d’aria fredda al suolo, combinato con il richiamo più mite e perturbato in quota, potrebbe favorire il ritorno, almeno in una prima fase, di neve fino a quote piuttosto basse sull’estremo Nord-Ovest: notiamo dalla mappa in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) la presenza della bolla d’aria fredda, con isoterme leggermente negative sul Piemonte. Questa situazione, se confermata, costituisce un mix ideale per il forte maltempo.