GFS POSSIBILISTA – Continuano i colpi di scena da parte dei maggiori centri di calcolo, quelli che forniscono le informazioni per la previsione meteo, riguardo una tendenza che, pur approssimandoci all’evento, risulta estremamente complessa a causa delle notevoli differenze di vedute: come già andiamo dicendo da molti giorni, appare ancora oggi estremamente difficile sciogliere la prognosi riguardo il primo presunto peggioramento di stampo autunnale che potrebbe coinvolgere l’Italia (almeno in parte) a partire dal prossimo week-end. Il modello americano GFS, nella sua ultima corsa, è quello che concede maggiori chance di sfondamento verso levante alla saccatura atlantica, che porterebbe un guasto meteo a partire da domenica sui versanti occidentali dell’Italia, con possibile coinvolgimento successivo verso gran parte del Centro-Nord. Va detto che lo stesso modello continua notevolmente ad oscillare e non tutti gli aggiornamenti sono propizi all’ingresso effettivo almeno parziale della saccatura e del peggioramento verso l’Italia
GLI ALTRI MODELLI DI PREVISIONE – Focalizzando l’attenzione a 5-6 giorni di previsione, dal confronto fra il modello GFS e quello ECMWF emerge la forte discordanza fra i due ed è una dissonanza che pesa, trattandosi dei modelli generalmente più seguiti ed affidabili: per il modello europeo infatti la saccatura atlantica resterebbe relegata ben ad ovest dell’Italia, senza quindi influire in modo diretto sul nostro Paese. Anche le altre mappe, nelle ultime elaborazioni, sembrano relativamente più vicine all’ipotesi del modello europeo e lo si nota nell’ultima cartina in basso, che esprime tutte le differenti ipotesi evolutive, fra i vari centri di calcolo, sul posizionamento del vortice perturbato per il 9-10 settembre: di certo i modelli ECMWF e GEM (come da ultima cartina in basso) sono quelli più favorevoli anche ad una netta rimonta anticiclonica nord-africana verso il Mediterraneo Centrale, che scaturirebbe proprio dallo sprofondamento e stazionamento del vortice perturbato atlantico sull’Iberia.