L’anticiclone ha ormai messo radici sul Mediterraneo, benché quella bolla sahariana, responsabile della forte ondata di caldo avuta sul finire della scorsa settimana, abbia arretrato il proprio raggio d’azione verso sud. Andando a cercare il pelo nell’uovo, attraverso l’ausilio delle mappe MTG-LAM, è atteso il transito della coda di un fronte freddo sulle Alpi da ovest verso est. Si avranno temporali, mentre l’aria più fresca al seguito provocherà ulteriori inneschi temporaleschi pomeridiani per domani sulle zone alpine orientali.
A cosa dobbiamo il passaggio della coda instabile sulle zone alpine? La parziale erosione anticiclonica in quota sarà causata dal movimento di un modesto cavo d’onda sull’Europa Centrale, legato all’ampia circolazione depressionaria con perno sul Nord Atlantico. Nella mappa GFS allargata all’Europa, possiamo vedere gli attori barici protagonisti (proiezione valida per questa notte) ed emerge tutta la forza dell’alta pressione, supportata da un promontorio di matrice sub-tropicale, sul bacino del Mediterraneo.
L’altro elemento da porre in rilievo è quello legato ad una nuova risalita delle temperature, a causa dell’attenuazione del flusso di correnti settentrionali e per l’influenza marginale di una nuova bolla calda di matrice nord-africana. Come possiamo apprezzare nella prossima immagine, riferita alle ore pomeridiane di domani, la bolla calda interesserà più da vicino le Isole Maggiori (nella mappa è cerchiata in violaceo l’area calda con isoterme almeno pari ai +24/+25°C ad 850 hPa), ma anche gran parte del Centro-Sud sarà interessato da isoterme prossime o uguali ai +20°C ad 850 hPa. In virtù di questa situazione, la zona più calda sarà la Sardegna, unica regione dove quindi potrebbero raggiungere isolati picchi attorno ai 40 gradi (settori interni centro-occidentali), comunque ben distanti dai record appena stabiliti qualche giorno fa.