L’editoriale odierno vuole essere un’analisi comparata effettuata sull’osservazione di due fondamentali modelli di previsione. Elaborati graficamente dal MTG (www.meteogiornale.it/mappe/ensemble.php), osserveremo quelle che sono le principali differenze tra il modello ENSEMBLE del NCEP e quello del CMC.
Prima precisazione, quando facciamo riferimento ad una specifica base dati, implicitamente ci riferiamo al centro di calcolo che li fornisce e li elabora. Nel primo caso, NCEP appunto, si tratta del centro di calcolo statunitense, lo stesso che elabora anche il prestigioso modello GFS; nel secondo, CMC, centro meteo canadese, lo stesso che elabora un altro importante modello di previsione: il GEM (che tra l’altro potete trovare al seguente link: www.meteogiornale.it/mappe/index.php#GEM).
Importante inoltre spiegare, in parole semplici, ciò che si intende con il termine ENSEMBLE. ENSEMBLE è una tecnica di previsione tramite la quale si intende testare la predicibilità dei comportamenti dell’atmosfera. Un modello ENSEMBLE è composto da vari membri che vengono lanciati separatamente, fornendo ad essi dati di input (rilevazioni atmosferiche raccolte attraverso vari metodi) dove si introducono volutamente degli errori. Questo metodo consente di testare quanto un modello è sensibile all’inserimento di dati errati, visto che, anche senza “errori volontari”, i metodi di assimilazione non consentono una precisione assoluta dei dati di input.
Ecco quindi che ogni membro ottenuto rappresenta una possibile evoluzione dell’atmosfera. La media dei diversi membri previsionali, che viene poi rappresentata nelle mappe grafiche, ci mostra la configurazione atmosferica più probabile in un determinato periodo analitico.
Altre mappe che si possono ricavare dai modelli ENSEMBLE sono quelle della deviazione standard, ovvero che mostrano quanto i singoli membri si discostano dalla loro media; oppure degli “spaghetti”, che ci mostrano il comportamento di ogni singolo membro.
Consigliamo a chi volesse approfondire l’argomento, i seguenti articoli di didattica:
www.meteogiornale.it/news/read.php?id=9638
www.meteogiornale.it/news/read.php?id=10216
Passiamo ora ad osservare le principali differenze tra i due modelli ENSEMBLE analizzando le mappe che rappresentano la media dei loro membri. Abbiamo considerato un periodo meteorologico che potrebbe rivelarsi di sicuro interesse per il bacino del Mediterraneo. L’ingresso in ultima decade mensile, allorquando la media delle osservazioni indica un raffreddamento dell’est europeo, in progressione fin verso la nostra penisola.
Per poter cogliere le differenze tra i modelli suddetti, andremo ora ad osservare la corrispondente mappa su base dati CMC. Va detto che l’elaborazione in oggetto è inizializzata al set dati delle ore 00Z del 16 gennaio 2008, mentre per il set americano abbiamo la possibilità di avere due riferimenti giornalieri in più. Nell’analisi precedente abbiamo considerato una mappa inizializzata alle ore 06Z del 16 gennaio. Medesimo giorno, ma 6 ore di differenza. Mentre il modello canadese propone due aggiornamenti giornalieri, quello americano ne ha pertanto quattro.