L’anticipo d’Estate, di cui parlavamo la settimana scorsa, si è manifestato in tutta la sua forza sulla penisola Iberica, la Germania, la Russia europea, portando a temperature record per il periodo. In un contesto di Global Warming siamo ormai abituati a vedere record, più o meno datati, venire infranti, anche di parecchi gradi centigradi, quasi non fosse più un dato anomalo bensì normale. In Italia il caldo si è fatto sentire soprattutto al Nord raggiungendo valori di tutto rispetto, in alcune circostanze riscrivendo i valori massimi per il periodo degli ultimi 50 anni.
Questa onda termica ha le ore contate e già sul Nord Ovest della penisola vi sono i primi annuvolamenti che segnano il ritorno ad un clima più fresco ma anche più umido: cerchiamo di capirne le cause. L’emisfero boreale è caratterizzato dalla tipica situazione a 4 onde emisferiche risonanti, l’incedere della stagione porta ad una graduale migrazione verso nord della cella di Hadley con conseguente aumento dei geopotenziali alle medie latitudini, la Corrente a Getto polare, da tempo sfaldata e non più in grado di instaurare un Vortice ben strutturato, disegna cutoff ciclonici e risposte dinamiche anticicloniche alle alte latitudini. Nel mezzo la cella di Ferrel vede una circolazione ora influenzata da forcing Sub Tropicali via via più intensi, ora dal ritorno di Correnti a Getto polari che tuttavia a fatica raggiungono le nostre latitudini.
Spesso faccio menzione del MJO (Madden-Julian Oscillation) ovvero di questa oscillazione nel campo dei venti zonali nella fascia intertropicale che è in grado di influenzare l’attività convettiva e con essa la circolazione atmosferica, non solo alle basse latitudini, ma anche a latitudini superiori, specie nel semestre caldo. Ebbene l’attenuazione dell’attività convettiva in seno alla fase attiva del MJO determina forcing Sub Tropicali molto più blandi rispetto alla settimana precedente. In queste ore la fase più attiva si trova proprio sull’Africa in lenta migrazione verso il Mar Arabico: i promontori alto pressori in quota vengono così inibiti lasciando il bacino del Mediterraneo a correnti atlantiche.
In questa ottica assisteremo al veloce alternarsi di configurazioni bariche differenti: dapprima l’approssimarsi di una saccatura atlantica, in seguito una veloce rimonta anticiclonica di natura atlantica e non Sub Tropicale, infine un ritorno ad una zonalità più spinta. Queste normali oscillazioni del Getto alle medie latitudini sono pilotate dall’alternarsi di cavi d’onda e di rimonte anticicloniche in pieno Atlantico a loro volta influenzate dall’iterazione col Getto Polare.
La settimana sarà così caratterizzata da condizioni di tempo moderatamente instabili: al nord avremo temporali, anche molto intensi, sulla regione alpina e sulla pianura orientale. In seguito si alterneranno condizioni di cielo sereno, specie in pianura, ad annuvolamenti cumuliformi e temporali sui rilievi. Anche al Centro la situazione sarà simile: temporali pomeridiani sulle zone interne e tirreniche si alterneranno a schiarite, più ampie sulle coste e sul versante Adriatico. Al Sud la situazione sarà pressoché analoga.