Negli ultimi giorni abbiamo più volte rammentato come la circolazione atmosferica sullo scacchiere continentale deponesse a favore di condizioni prettamente invernali sui versanti orientali, con parziale interessamento del bacino del Mediterraneo. Tuttavia la disposizione dell’alta pressione delle Azzorre ha fatto sì che una potente ondata di gelo non abbia interessato direttamente il nostro stivale, isolando una depressione in quota sul basso tirreno (già nelle prossime ore) e tagliando l’alimentazione diretta con un vasto nucleo gelido presente tra Russia e Penisola Scandinava.
Con l’ausilio del modello ECMWF cerchiamo di analizzare quanto potrebbe accadere dalla metà della prossima settimana, quando l’anticiclone oceanico si ritirerà verso Ovest liberando i paralleli del Centro Europa. Una disposizione che si può chiaramente evincere dalla mappa relativa ai geopotenziali a 500 hPa e la pressione al livello del mare previsti alle ore 00 di mercoledì 14 dicembre. Possiamo difatti osservare come l’alta pressione delle Azzorre sposti il suo centro focale in pieno Oceano Atlantico, non molto distante dalle coste delle Isole Britanniche. Sui Paesi dell’Est resterà invece attivo il Vortice Polare col suo carico di freddo e neve, mentre l’ex depressione tirrenica si porterà verso Sudest tra la Sicilia e le coste tunisine.
La carta relativa alle successive 24 ore, sempre per gli stessi parametri climatici, potrebbe apparentemente non mostrare significative differenze rispetto alla precedente. Tuttavia è evidente l’ulteriore spostamento della depressione tirrenica in direzione della Grecia, mentre da Est sembra profilarsi la possibilità di un allungamento dell’ampio vortice polare verso Sud. Altro elemento estremamente interessante è la costante presenza dell’alta pressione delle Azzorre in distensione lungo i meridiani, fin verso l’Islanda e la Groenlandia.