La situazione barica su scala europea, sembra delineata su tre settori distinti climaticamente.
Sta per essere realtà l’affondo artico che colpirà principalmente le aree orientali europee, con un sensibile calo termico ed un ritorno a condizioni prettamente invernali, grazie alla discesa del Vortice Polare ed al ritorno di scambi meridiani, complice la posizione che assumerà l’anticiclone mediterraneo in congiunzione con una figura simile che dall’artico si protenderà verso sud.
L’Italia ed il bacino orientale del Mediterraneo ne risentiranno parzialmente, con qualche annuvolamento e una diminuzione della temperatura che tornerà nella norma del periodo dopo il rialzo di questi giorni dovuto alla presenza di contributo africano che come è noto agisce positivamente sul quadro termico dandogli quella spinta al rialzo portando le temperature oltre la norma del periodo.
Ma le velleità del Vortice Polare, in naturale indebolimento, saranno fermate dall’avanzata dell’alta pressione che tenderà a riconquistare i territori del centro est europeo, stabilendo i suoi massimi proprio su quelle aree colpite dall’irruzione artica, i Balcani, anche perché da ovest una possente depressione centrata sull’oceano cerca di entrare sul continente con i suoi miti ed umidi venti.
Tale depressione influenzerà direttamente l’Europa occidentale col suo carico di piogge e la componente sudorientale prima e sudoccidentale poi che prenderanno le correnti favoriranno l’insorgere di annuvolamenti e piogge non di grande intensità, sulle aree settentrionali e tirreniche della nostra penisola almeno fino a martedì.
L’evoluzione porterà ad un ulteriore indebolimento della figura polare che sarà relegata al nord della Russia ed in congiunzione attraverso la penisola scandinava con la possente depressione atlantica che affondando le sue propaggini meridionali sull’oceano prospiciente il Marocco, gradualmente attiverà correnti meridionali sempre più calde in direzione dell’Europa centrale e fin sulla penisola scandinava.
Tutto questo, non farà che enfatizzare una risposta africana sul bacino del Mediterraneo, rinforzando la figura anticiclonica ed allontanando dal mare nostrum l’influenza depressionaria atlantica a favore di quella anticiclonica, con un miglioramento delle condizioni su tutta la penisola ed un aumento termico specie sulle aree centro meridionali occidentali.
Fintanto che la depressione oceanica pescherà dalle coste marocchine, la battaglia tra le due figure antagoniste sarà viva e difficilmente si potrà assistere ad un entrata franca della depressione sulle nostre latitudini.
Tale figura resterà quindi relegata in oceano e la sua influenza diverrà insistente sull’area occidentale europea, dove le piogge non si faranno lesinare ed il quadro termico sarà davvero gradevole, fin sulla penisola scandinava meridionale.
Difficile dire quando la situazione si sbloccherà; il modello inglese non ci da notizie fino alle festività pasquali, quindi non ci resta che aggiornarci alle nuove emissioni, godendoci questo periodo gradevole anche se per molte regioni vuol ancora dire fare i conti con una lunga carenza di precipitazioni, che comincia ad essere preoccupante.