Dopo mesi di caldo anomalo e piogge alluvionali, possiamo dirlo: benvenuta normalità. E col termine normalità intendiamo non soltanto temperature più consone alla prima decade di dicembre, ma anche precipitazioni ragionevoli e in grado di apportare tutti quei benefici dei quali avrebbero effettivamente bisogno suoli e bacini idrologici. Il calo termico è stato imponente, fortunatamente graduale. Abbiamo evitato sbalzi deleteri e visto l’andamento climatico degli ultimi mesi è senz’altro una buona notizia.
Il cambiamento è stato indotto da un diverso posizionamento dell’Alta delle Azzorre, che dopo mesi defilato in Atlantico si è riportato sull’Europa occidentale causando l’attuale irruzione fredda. La struttura anticiclonica rimarrà in quella posizione anche nei prossimi giorni e presumibilmente nelle prossime settimane, pur mostrando una certa malleabilità all’azione ciclonica atlantica. Ed è proprio l’Atlantico che tornerà a recitare un ruolo di primaria importanza, perlomeno nel medio termine.