TEMPORANEO RAFFORZAMENTO DELL’ALTA PRESSIONE – L’Italia si trova ancora un po’ ai margini di quell’anticiclone sub-tropicale che va a protendersi più direttamente tra Mediterraneo Occidentale e Penisola Iberica. L’influenza marginale dell’anticiclone si è rivelata in tutta evidenza con l’escalation dei temporali di calore, protagonisti negli ultimi giorni sull’intero Paese nelle ore pomeridiane, principalmente a ridosso dei rilievi e zone interne limitrofe. A partire da oggi e per le prossime 24-36 ore il promontorio anticiclonico slitterà più ad est, abbracciando così in modo più diretto l’Italia. Quali le conseguenze? Il meteo sarà più stabile e le temperature saliranno su valori tipicamente estivi, sopra le medie del periodo. Questa fase di calma durerà ben poco.
PRIMI SINTOMI DI CAMBIAMENTO DA DOMENICA – Lo spostamento del promontorio anticiclonico sull’Italia sarà causato dall’allargamento del raggio d’azione di una depressione atlantica verso le nazioni occidentali europee. In particolare un piccolo cavo d’onda, associato a correnti più fresche atlantiche, farà ingresso domenica sulla Penisola Iberica scalzando via l’aria calda africana che così affluirà più direttamente sul nostro Paese. Nel corso di domenica l’ondulazione depressionaria proseguirà il proprio viaggio verso est, transitando verso i Pirenei e la Francia meridionale. Quest’onda ciclonica trasporterà una perturbazione destinata a prendere sempre più vigore per l’aspro contrasto fra l’aria fresca atlantica che sospingerà la perturbazione e quella più calda ed umida sub-tropicale che nel frattempo verrà richiamata sull’Italia.
BOTTI TEMPORALESCHI AL NORD – Un’area di forte contrasto si presume possa facilmente crearsi sul Nord Italia, una volta che la perturbazione si addosserà alla catena alpina occidentale, con notevole divario termico fra la Val Padana e le zone oltreconfine: questa volta l’assalto perturbato dovrebbe andare a segno, dopo gli ultimissimi tentativi falliti. Il momento in cui la parte più attiva della perturbazione premerà contro la barriera alpina partirà attorno alle ore centrali e primo pomeriggio di domenica, con i primi sbuffi d’aria fresca che inizieranno a superare i crinali ed inoltrarsi lungo le vallate settentrionali: ciò rappresenterà lo scenario ideale per esaltare i fenomeni successivi, con la Val Padana che avrà a disposizione un serbatoio d’energia termica piuttosto importante.