Il modello matematico ECMWF è, non a torto, considerando quello mediamente più affidabile ed in genere quello che mostra più di rado repentine “variazioni umorali” come accade agli altri centri di calcolo (anzitutto le americane GFS, su cui però pesano le 4 emissioni giornaliere contro le due del modello europeo). Analizzando lo scenario odierno, notiamo a sorpresa che è proprio ECMWF ad andare pesantemente controcorrente, illustrando scenari da autentico “inferno dantesco” sul lungo periodo, che aggravverebbero non poco il caldo che salirà in cattedra già nei prossimi giorni.
Quasi tutte le ipotesi tracciate quest’oggi dai modelli individuano la fine dell’onda di calore per mercoledì o giovedì della prossima settimana. Fa eccezione proprio ECMWF, che a partire da quei giorni intravede, al contrario, la possente risalita di una lingua d’aria rovente che abbraccerebbe la maggior parte d’Italia, innescata da una contestuale discesa fredda sul Vicino Atlantico, verso le coste portoghesi e le Canarie. Si tratterebbe di un’evoluzione pazzesca con isoterme inverosimili sospinte sul Mediterraneo, tanto che la +25°C ad 850 hPa si spingerebbe, per più giorni, fino addirittura su parte del Nord Italia.