Chiamatela Depressione d’Islanda o ramo atlantico del Vortice Polare, chiamatela Alta Pressione delle Azzorre o anticiclone subtropicale oceanico, non cambia molto, saranno queste le due figure bariche protagoniste dei prossimi dieci giorni. E con esse le correnti zonali, cioè da ovest verso est, che faranno affluire aria temperata sul centro-nord europeo e fino ai confini della Russia.
E’ un classico scenario da NAO+, in cui cioè vi è un forte gradiente barico positivo tra la zona delle Azzorre e quella islandese.
La corda atlantica subirà alcune oscillazioni e in qualche caso riuscirà ad inviare fino ai confini italiani le sue truppe perturbate, causando un moderato cedimento barico sul Nord e le regioni di ponente. Accadrà probabilmente attorno al 20 dicembre e forse in maniera più decisa proprio attorno al Natale (come da mappa multimodel allegata per il 24 dicembre).
Il blocco anticiclonico ad Omega verrà quindi archiviato, la cupola dell’anticiclone che ci ha interessati in quest’ultima settimana verrà spianata dalle correnti atlantiche, che lentamente si faranno strada anche verso Sud.
Fino a Natale non è prevista alcuna ondata di freddo, ma il mutato scenario barico causerà una riduzione delle nebbie e da metà della prossima settimana un aumento della nuvolosità, che potrebbe sfociare anche in qualche pioggia e qualche nevicata sulle Alpi.