L’insediamento dell’anticiclone sul Mediterraneo Centrale, alimentato da un contributo d’aria piuttosto calda d’estrazione sub-tropicale, sembrerebbe voler a tutti i costi anticipare quel passaggio di testimone dall’inverno alla primavera. Le temperature, complici il soleggiamento (maggiore incidenza rispetto a dicembre o gennaio), avranno modo di salire oltre i 15 gradi in diverse aree del Paese, anche se l’esplosione primaverile sarà particolarmente attiva soprattutto in montagna ove, come ben sappiamo, le variazioni termiche possono essere particolarmente brusche.
La transizione stagionale potrebbe tuttavia essere più lontana di quanto suggerisce il recente andamento atmosferico e l’inverno, proprio nel momento in cui viene ormai dato per moribondo, potrebbe tentare un riscatto in extremis. A far da trampolino di lancio potrebbe essere lo stesso anticiclone che, stanco di adagiarsi sul Mediterraneo, potrebbe puntare verso nord, insediando la sua roccaforte sulla Penisola Scandinava.
Aria molto fredda scivolerebbe così, lungo il bordo est della figura anticiclonica, verso la Russia e l’Europa Orientale, con possibile spinta retrograda verso le zone balcaniche e mediterranee, anche se si tratta di una tendenza attualmente molto ballerina, dato il target dell’irruzione artica ancora da inquadrare e l’Italia potrebbe anche rimanere del tutto ai margini.