QUASI INVERNO AL NORD – Il transito dell’intensa perturbazione ha portato un carico d’aria fredda in quota, che ha generato un mix tale da portare la neve anche a quote al di sotto degli 800 metri. Nulla di cui stupirsi troppo, in quanto i rovesci di neve fino a quote sorprendenti sono un fatto abbastanza frequente nelle dinamiche primaverili contrassegnate da consistenti irruzioni fredde in quota. Quello che meraviglia è vedere le Alpi ammantate di bianco come non era in pratica mai accaduto nel corso dell’inverno, ma questa è un’altra storia poiché sappiamo bene quanto l’anticiclone ha penalizzato il comparto alpino. Certo, la neve primaverile non è come quella invernale: basta un raggio di sole per far sparire tutto. Adesso la perturbazione lascerà rapidamente l’Italia Settentrionale ed al suo posto subentrerà un cambiamento del tempo, dettato dall’ingresso di un’alta pressione dalle caratteristiche molto calde.
ESTATE D’IMPROVVISO Le proiezioni confermano come il Nord Italia avrà probabilmente il passaggio più drastico da condizioni meteo dal sapore quasi invernale ad un concreto assaggio estivo. Le temperature potrebbero nel complesso aumentare anche di oltre 20 gradi, specie su quelle vallate alpine interessate oggi da spruzzate di neve e che il 28-29 aprile avranno invece clima decisamente estivo. Sulla Val Padana centro-orientale i modelli in nostro possesso indicano che si potrebbero toccare realmente punte fino a 30°. Sarà caldo record? Difficile dirlo in partenza, ma non dimentichiamo che un’ondata di caldo molto forte sbaragliò diversi primati di temperatura proprio nell’aprile dell’anno scorso e non sarà facile batterli. Un anno fa il caldo dalle caratteristiche estive giunse addirittura nella prima decade del mese.