La prima, come noto, giungerà entro la metà della prossima settimana e avrà effetti tutt’altro che trascurabili. Oltre al maltempo, localmente severo, registreremo un autentico tracollo termico che date le condizioni climatiche attuali ci farà percepire i primi brividi di stagione.
Dopodiché avremo un rapido miglioramento per l’espansione del possente Anticiclone delle Azzorre. Ma quella che inizialmente appariva come l’ennesima, lunga fase altopressoria dell’autunno, potrebbe risolversi nell’arco di qualche giorno. I modelli matematici di previsione, da questo punto di vista, sembrano aver trovato un accordo nel proporre l’ingresso di un’altra saccatura nord atlantica – forse addirittura più incisiva della prima – agli esordi della seconda decade.
L’immagine che vi mostriamo, ad esempio, ci da un’idea di quella che potrebbe essere la configurazione barica a 500 hPa alla mezzanotte dell’11 novembre. Il modello di riferimento è l’Europeo ECMWF e la rielaborazione grafica ci aiuta a comprendere i possibili movimenti delle struttura cicloniche e anticicloniche. Interessante evidenziare quell’ampia Bassa Pressione sulla Scandinavia, che sfruttando l’allontanamento dell’Alta Azzorriana sembrerebbe capace di catapultarsi sul nostro Paese.