La configurazione meteo a livello continentale subirà un netto cambiamento nella prossima settimana, dopo la lunga fase segnata dal ponte di blocco proteso dalle Azzorre fino alla Siberia, che univa l’anticiclone oceanico con quello russo. Cosa accadrà? In sostanza il ponte anticiclonico verrà meno con l’alta pressione azzorriana e quella russa non più in comunicazione fra loro, almeno temporaneamente. Fra i due anticicloni si inserirà un affondo artico, determinato da un’ondulazione marcata meridiana del Vortice Polare.
Aria fredda artico-marittima invaderà dunque rapidamente i meridiani centrali europei ed il Mediterraneo rapidamente attorno al 15 febbraio, in seno ad un’ampia e profonda saccatura. Questo sprofondamento del Vortice Polare verrà altresì innescato dalla contestuale espansione sui meridiani dell’alta pressione delle Azzorre. In Italia quindi questa fase invernale continuerà ad andare avanti: dalle masse d’aria gelide continentali o artiche continentali, si passerà all’ondata di freddo classica di matrice artica. La discesa fredda sembra molto consistente ed in grado di generare una ciclogenesi profonda sui mari italiani, ma sulla traiettoria della colata i modelli matematici non appaiono ancora concordi.