Qualche settimana fa, ad inizio settembre, si era evidenziata la fine del periodo dominato dalle correnti atlantiche che aveva contraddistinto gran parte del mese di agosto, e l’inizio di un periodo contraddistinto da un blocco anticiclonico alle medie ed alte latitudini europee. Tale blocco si è prolungato anche più di quanto inizialmente previsto ed è stato il responsabile sia dei cut-off nord-atlantici che sono evoluti in pericolose gocce-fredde italo-balcaniche, sia della fase attuale contraddistinta dalla lacuna barica iberica e dalla risalita di aria calda e umida verso l’Italia.
Nel tempo l’alta pressione si è sempre più rinforzata sul settore baltico-scandinavo, ma questo schema atmosferico è ora in procinto di subire un grosso mutamento.
Il fulcro dell’alta pressione ha cominciato a spostarsi verso la Russia e sulla Scandinavia cominceranno a giungere prima correnti occidentali, poi fredde correnti artiche.
Intanto a nord-ovest sembra rinforzare il getto canadese che andrà ad alimentare la Depressione d’Islanda con una netta ripresa dei cicloni nord-atlantici.
In sintesi, come anticipato dall’articolo mattutino di analisi modelli, potrebbe terminare il periodo dei cut-off e delle gocce fredde ed iniziarne uno insidiato dalle saccature nord-atlantiche ed artiche, che sembrano voler prendere possesso della terza decade del mese di settembre, con l’Alta Pressione delle Azzorre che tenterà però di deviarle verso oriente.
L’Editoriale Modelli di oggi pomeriggio chiarirà meglio le dinamiche evolutive.