L’episodio di caldo in atto è di sicuro il più rilevante dell’intera estate per quanto riguarda le regioni settentrionali dell’Italia e parte di quelle centrali. Come sempre, quando l’anticiclone subtropicale sale così di latitudine ed insedia i propri massimi barici al suolo a nord delle Alpi, ecco che sono le regioni centro-settentrionali a soffrire maggiormente la calura.
Fin quando ne avremo di questo caldo? Probabilmente per altre 48 ore, nel corso delle quali il livello termico resterà pressoché invariato. Come possiamo vedere dalla mappa in basso (WRF ad alta risoluzione), le temperature attese per domani saranno del tutto simili a quelle odierne, con punte frequenti di 36-38 gradi sulle aree indicate con l’apposita cifra. Non si escludono picchi localmente più alti, ma a parte i valori assoluti va rilevata anche la percezione di calore, più alta lungo le zone più umide e, fra queste, rientreranno diverse zone della Val Padana, ma anche la Riviera Romagnola ed altre zone costiere.
Le elaborazioni modellistiche odierne danno peso al cambiamento atteso nel corso del week-end, dovuto alla penetrazione di un modesto cavo d’onda fin sul nostro Paese, che allenterà i bollori nord-africani e contribuirà alla penetrazione di correnti più fresche e instabili, come si può intuire dalla mappa ECMWF riferita alla notte fra sabato 22 e domenica 23 agosto.
L’elemento più rilevante del cambiamento di questo week-end non sarà rappresentato solamente dal ridimensionamento termico (evidenziato nella seconda mappa in basso), ma anche dall’intrusione di una vivace ventilazione dai quadranti settentrionali. Per domenica si attendono in particolare forti raffiche di Bora tra il Golfo di Trieste e l’Alto Adriatico, ma il Grecale penetrerà anche tra il Mar Ligure e l’Alto Tirreno per poi ruotare a Maestrale (più attenuato) in corrispondenza della Sardegna.
La tregua potrebbe durare poco, una nuova vampata di calore si attende per l’inizio della prossima settimana, quando la risalita dell’anticiclone nord-africano sarà innescata da un deciso affondo depressionario meridiano verso la Penisola Iberica ed il Marocco. Si tratta di una tipica situazione da avvezione calda sahariana verso le nostre regioni.