CAMBIO STAGIONALE – Siamo alla fine di una prima decade di settembre risultata decisamente calda, soprattutto al Nord. Lo scenario è però radicalmente mutato in quest’avvio di settimana, con l’anticiclone afromediterraneo costretto a cedere terreno all’ingerenza sempre maggiore di impulsi d’aria più fresca ed instabile oceanica. La situazione è destinata ulteriormente a precipitare nel corso dei prossimi giorni, per l’ulteriore affondo verso sud del nucleo ciclonico freddo attualmente centro tra Belgio, Olanda e Germania. Questo vortice in quota, nel suo lento spostamento verso sud/est, andrà ad inglobare più da vicino l’Italia, che sarà quindi interessata fra giovedì e venerdì da una più marcata frustata di correnti fresche d’estrazione nord-atlantica, con relativa circolazione depressionaria che apporterà meteo vivacemente instabile.
CALO TERMICO SU TUTTO LO STIVALE – La dinamica vedrà il vortice in quota affondare dal Nord Europa verso le aree baltico-danubiane, favorendo quindi l’afflusso di masse d’aria più fresche da nord-nord/ovest che penetreranno su tutta l’Italia, favorendo un netto calo termico destinato a sfondare nettamente fin sulle regioni meridionali. Il repentino cambio d’aria sarà percepito in modo notevole, sebbene le temperature tenderanno a riportarsi un po’ ovunque più o meno prossime alle medie del periodo, in confronto tuttavia alla fase piuttosto calda tipicamente estiva che ha contrassegnato questa prima parte di settembre. A seguito di questo afflusso freddo, potranno aversi le prime spruzzate di neve in montagna, anche sotto i 2000 metri sulle Alpi di confine e localmente sulle cime maggiori appenniniche.