I modelli sembrano confermare un rapido peggioramento per la data indicata, ma sulla cui entità e durata restano ancora delle perplessità. Preme sottolineare l’allineamento modellistico verso la soluzione proposta inizialmente dagli europei, ovvero l’isolamento di una “goccia fredda” in transito sulla nostra Penisola.
Chi ha letto l’ultimo approfondimento relativo al lungo termine, rammenterà che il modello americano GFS proponeva il passaggio di un vero e proprio fronte perturbato, il ché avrebbe determinato un peggioramento ben più consistente e una vigorosa rinfrescata. Tuttavia esprimemmo qualche dubbio fin da subito, perché in presenza di una struttura anticiclonica così possente era difficile ipotizzare un cedimento di schianto.
E difatti proprio stamane abbiamo registrato una virata anche da parte degli americani, lo si evince dall’immagine che vi mostriamo nella quale è ben evidente il progressivo isolamento di un vortice ciclonico piuttosto chiuso e sulle cui sorti pendono ancora delle incognite. Ci sarà da stabilire se avrà l’energia sufficiente a scivolare verso sud, coinvolgendo gran parte delle nostre regioni. Se ciò accadesse, oltre al calo delle temperature potrebbero verificarsi forti temporali e grandinate diffuse.