L’attuale fase di forte maltempo deriva dallo sviluppo d’estesi sistemi temporaleschi sul Mediterraneo, generati dal contrasto fra masse d’aria diverse e con il supporto di un flusso caldo-umido di diretta estrazione nord-africana. Il maltempo allenterà presto la morsa, anche perché il perno del vortice in quota sta scivolando verso sud/ovest, in direzione della Penisola Iberica. La mappa in basso mostra l’analisi GFS delle ore centrali di domani, con il vortice ciclonico sulla Penisola Iberica ed un lieve respiro anticiclonico nord-africano che tenderà ad espandersi verso l’Italia.
L’influenza del vortice ciclonico tornerà a farsi presente in corrispondenza del week-end. Il cut-off iberico sarà infatti parzialmente agganciato dal flusso principale oceanico, che riuscirà ad abbassarsi di latitudine per il temporaneo indebolimento del campo anticiclonico in corrispondenza delle Isole Britanniche. Questa dinamica porterà il vortice ciclonico verso l’Italia, anche se l’evoluzione risulterà comunque rallentata dalle resistenze anticicloniche ad oriente e dalla nuova spinta del promontorio anticiclonico atlantico verso est, come possiamo apprezzare in questa tendenza del modello ECMWF, valida per la notte fra domenica 20 e lunedì 21 settembre.
L’ultima emissione del modello GFS vede un’evoluzione leggermente diversa sul medio termine, con una maggiore difficoltà dell’onda ciclonica di penetrare con decisione verso l’Italia. In questo caso, il peggioramento potrebbe quindi essere nettamente smorzato, se la traiettoria del vortice ciclonico dovesse effettivamente virare verso nord, come possiamo apprezzare dalle due mappe GFS valide per domenica e lunedì.
A prescindere dall’effettiva traiettoria del vortice ciclonico, questo spostamento verso oriente comporterà l’ingresso di masse d’aria più fresche oceaniche verso la nostra Penisola. La mappa in basso mostra le variazioni termiche ad 850 hPa rispetto alla situazione attuale, con uno scarto termico verso il basso maggiormente rilevante sulle regioni meridionali.