L’irruzione fredda in arrivo colpirà l’intera Penisola da nord a sud con primi effetti già alla fine della giornata odierna sul Nord, ma poi l’aria d’estrazione artica dilagherà in men che non si dica verso il Centro-Sud coinvolgendo in maniera più diretta le regioni adriatiche. Sarà un tracollo termico davvero violento ulteriormente accentuato dall’intensa ventilazione. Il raffreddamento risulterà molto marcato in montagna, con la quota dello zero termico destinata a crollare in picchiata. Dal caldo anomalo persistente di questa prima parte d’autunno passeremo a condizioni da autunno inoltrato, se non inizio inverno.
Abbiamo già visto che giungerà copiosa la neve su parte delle Alpi specie sui versanti esteri ma in sfondamento anche sulle aree confinali, fino a quote probabilmente ben inferiori ai 1000 metri. Tuttavia, le nevicate raggiungeranno anche la dorsale appenninica, specie i rilievi dell’entroterra delle regioni centrali adriatiche dove sono attese precipitazioni anche consistenti indotte dalla circolazione di correnti da N/NE. Localmente la quota neve si assesterà a tratti fino attorno ai 1000 metri di quota, specie durante i maggiori rovesci, considerando che lo zero termico sulle suddette aree si posizionerà tra i 1400 metri ed i 1600 metri.