DA UN ECCESSO ALL’ALTRO – Abbiamo atteso invano la tipica burrasca di ferragosto ed invece gli ultimi 10-15 giorni hanno riservato un’estate al top della forma, con caldo d’entità davvero eccezionale per la perseveranza. Come è ben noto, tutta l’estate è stata caratterizzata dalla costante presenza degli anticicloni africani, che non hanno mai dato tregua, tenendo ben lontane le perturbazioni atlantiche. Troppo caldo e siccità: sono mancati i temporali ed anche quei rari passaggi perturbati che talvolta penetrano sul Nord Italia. Ora gli scenari stanno per riservare un cambiamento davvero brusco: le prime piogge diffuse settembrine non giungeranno attraverso i primi tipici assalti perturbati atlantici, ma per mezzo di una stilettata perturbata a carattere freddo che, dal Mare di Norvegia, affonderà sul cuore del Mediterraneo.
SI SCAVA LA DEPRESSIONE – La perturbazione dal Nord Europa si addosserà all’Arco Alpino centro-occidentale nel corso di giovedì 30, favorendo lo sviluppo progressivo di una depressione sottovento alle Alpi, tra Golfo del Leone, Mar Ligure e Val Padana. L’aria umida, richiamata dall’approfondimento della depressione, innescherà il peggioramento prefrontale, con precipitazioni temporalesche che interesseranno gradualmente tutto il Nord. La depressione in loco è destinata ulteriormente a rinvigorirsi venerdì, quando giungerà il grosso del vortice d’aria fredda in quota: questo complicherà gli scenari meteorologici, anche perché non va trascurato il fatto che le temperature superficiali del mare sono molto alte e pertanto il gradiente termico potrebbe favorire la genesi di super temporali, con fenomenologia locale ma intensa, accompagnata da vento e grandine.