L’attesa incursione d’aria artica non sembra in grado di sfondare sul Mediterraneo, ma arresterà la sua corsa proprio una volta giunto a ridosso dell’Italia, dove ci sarà l’isolamento della saccatura in un nucleo autonomo tra la Francia e le zone alpine. In questo modo l’Italia sarà fortemente spaccata, con il Settentrione che risentirà degli effetti connessi alla circolazione fredda ed instabile d’estrazione artica, mentre altrove affluiranno correnti ben più tiepide afromediterranee.
Sulle estreme regioni meridionali, dopo la fase travagliata dovuta alla vecchia goccia fredda, si avrà un crescente afflusso nord-africano destinato a causare un rialzo termico. La mappa in basso (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo) è una previsione delle termiche a 850 hPa fra sabato e domenica: si osservino valori sopra i +15°C al Nord e fino a +20°C in Sicilia, da notevole avvezione calda che causerebbe temperature al suolo con picchi anche di 30 gradi ed oltre.