Quella appena iniziata non sarà ancora una settimana dai canoni meteo perfettamente in linea con le aspettative del periodo. Fra qualche giorno esordirà la terza decade di Maggio, ma il tempo non proporrà la sua veste migliore e vi saranno ancora importanti strascichi d’instabilità, derivanti da quel lago ciclonico che si è trasferito verso il comparto balcanico-danubiano. Il flusso di correnti settentrionali in quota non abbandonerà tuttavia facilmente l’Italia ed anzi un nucleo freddo in quota verrà pilotato sull’Italia nella fase centrale della settimana, sulla base degli ultimi aggiornamenti dei principali Centri di Calcolo. La facilità con cui vi sarà la penetrazione del nuovo vortice freddo deriverà dal mancato apporto da ovest dell’anticiclone, che tenderà a slanciarsi in direzione della Penisola Scandinava.
Le due mappe in basso (elaborazioni GFS) focalizzano l’attenzione sullo scenario atteso nelle prime ore della giornata di mercoledì, quando il nocciolo freddo si troverà posizionato a nord delle Alpi. Osservando con attenzione la cartina incentrata sull’Italia, notiamo l’entità del vortice freddo, che presenterà isoterme fino a -28°C all’altezza isobarica di 500 hPa.
Questo vortice freddo tenderà poi rapidamente a scivolare verso le regioni meridionali, come possiamo chiaramente intuire dalla mappa ECMWF incentrata per la notte fra mercoledì e giovedì: la goccia fredda sarà supportata anche da un minimo barico al suolo, a conferma dell’ingerenza fresca ed instabile di matrice balcanica, resa più efficace dall’espansione di un ramo importante dell’anticiclone atlantico verso le alte latitudini europee.