La linea convettiva, ormai bloccata da 48 ore fra le Isole ed il Mar Tirreno, continua la sua azione perturbativa. Nonostante risulti ormai attenuata, l’alimentazione di masse d’aria instabili ed il contributo d’energia dal mare offrono ancora occasione per fenomeni intensi a carattere locale. La giornata di oggi propone un’area temporalesca sul Mar di Corsica ed un’altra assai importante quasi stazionaria fra le coste orientali della Corsica e l’Arcipelago Toscano.
Nei prossimi giorni avremo ancora la presenza di una linea di convergenza sui mari ad ovest dell’Italia, con conseguenti ulteriori fenomeni localizzati a carattere residuo. Nonostante l’incremento barico, per la giornata di domani si attendono fenomeni a ridosso delle coste tirreniche, mentre nella giornata di Domenica temporali si aggireranno ancora tra le Isole e la Calabria Meridionale, come evidenziano le mappe ad alta risoluzione del modello WRF elaborato dal Meteo Giornale.
Fin dai primi giorni della prossima settimana, l’arretramento ad ovest del campo anticiclonico in posizionamento lungo i meridiani atlantici, spalancherà la porta ad un corposo affondo di una imponente Onda di Rossby, direttamente collegata al Vortice Polare, fino alle latitudini mediterranee centro-occidentali.
Attesa una profonda ciclogenesi nei pressi del nostro Paese, con maltempo in netta accentuazione ad iniziare dal Centro-Nord, specie sui settori occidentali tirrenici. Difficile ancora stabilire l’esatta dinamica dell’affondo depressionario in quota, con conseguenze diversificate se l’asse della saccatura si dovesse posizionare in prossimità del nostro Paese, oppure puntare il proprio bersaglio nei pressi della Penisola Iberica. Concentriamo l’attenzione sulle mappe a medio termine, con il confronto fra le GFS, le NOGAPS e le ECMWF. Possiamo notare come solo il più importante modello americano individui una penetrazione della saccatura assai vicina al nostro Paese (si presti attenzione alle didascalie sotto le mappe, che descrivono i vari scenari).