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Analisi Ensemble. Protagonismo atlantico

di Marco Favero
24 Gen 2006 - 22:13
in Senza categoria
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Domenica 5 febbraio 2006: la circolazione vista martedì 24 gennaio 2006 dall'Ensemble del Meteogiornale www.meteogiornale.it/mappe/index.php#ENS (elaborazione dei dati GFS dell'NCEP), analisi barica in quota (colori) e al suolo (isobare). Una situazione tipica di questi ultimi anni in particolare: anticiclone delle Azzorre e vortice polare-scandinavo dominano sull'Europa. Venti settentrionali con instabilità depressionaria sulla penisola italiana.
La linea di tendenza vedeva una breve influenza di correnti sub-tropicali miti sulle Alpi Occidentali, mentre aria più fresca interessava il Sud Italia. Tendenza verificata e puntualmente accaduta intorno al 20 del mese corrente.
Da notare che l’afflusso freddo al Sud Italia è stato più intenso di quanto previsto in prima analisi.

Successivamente era previsto un duraturo e forte rinforzo dell’Anticiclone termico russo-siberiano, con un freddo non particolarmente intenso, ma assai persistente per alcune settimane. Questa tendenza va ora in parte rielaborata, costringendo il malcapitato autore di questo articolo ad un tortuoso dettaglio della situazione. Vediamo come nell’esame delle carte prodotte dall’Ensemble del Metegiornale, su base dati GFS dell’NCEP del 24 gennaio 2006.

Periodo 27-30 gennaio 2006
Come indicato precedentemente, l’Anticiclone Russo-Siberiano sospinge verso l’Italia correnti fredde (relativamente alla loro origine il gelo non appare particolarmente accentuato). Ma c’è una novità. A ovest rinforza l’Anticiclone delle Azzorre, dinamico, e si posiziona sull’Inghilterra. Nei comparti orientali dell’Europa invece cede improvvisamente l’anticiclone termico e sistemi depressionari in quota ed al suolo si mettono in movimento verso ovest con moto antizonale. Il 27 una depressione antizonale transita verso la penisola iberica e poi l’Africa settentrionale. Al suo passaggio alcune nevicate con stau sulle Alpi potrebbero interessare il Nord Italia.
La caduta prematura dell’Anticiclone Russo provoca una rapida scomparsa del moto antizonale. Si tratta di un parziale errore nello sviluppo della tendenza, giorni fa basata sulla tenuta dell’anticiclone continentale. La depressione, ora africana, ritorna così verso Est, con venti di scirocco. Piogge possibili al Nord Italia. Attenzione: sono queste le condizioni in cui a volte si verificano in Piemonte piogge in montagna a quote medie e nevicate in pianura a Sud del Po: un fenomeno assai singolare e interessante. Queste precipitazioni potrebbero localmente interrompere un lungo periodo di siccità che si protrae dall’autunno.
Temperature in rapido aumento in quota da sabato 28.

Periodo 31 gennaio – 3 febbraio
La depressione afro-mediterranea, avanzando verso Est e usufruendo dell’anticiclone delle Azzorre disteso tra l’Inghilterra e l’Europa centrale richiama aria più fredda da oriente, promuovendo nuove nevicate al centro e al sud della nostra penisola.
Temperature in diminuzione, venti a circolazione ciclonica, da Nord-Est al Nord Italia e da Est al Sud Italia.

Periodo 4-8 febbraio 2006
Sull’Europa centro-occidentale recupera l’Anticiclone delle Azzorre, ma solo a basse latitudini, fino alle Alpi, mediamente. Più a Nord prende vigore il vortice polare-scandinavo e più volte si unisce a occhiale con un vortice canadese. Tempo quindi zonale, ma con possibile afflusso consistente da Nord, causa protendersi in meridiano dell’anticiclone sull’Atlantico. Tale flusso potrebbe determinare alcune prospettive perturbate al centro ed al sud della nostra penisola, con temperature in diminuzione o stazionarie su valori mediamente sotto le medie del periodo.
Resta assai fredda tutta l’Europa a Nord delle Alpi, e forse l’Adriatico.

Riepilogo
È interessante constatare una parziale revisione previsionale dell’Ensemble, che pone termine all’Anticiclone Russo-Siberiano: sarebbe stata una novità inusuale negli ultimi anni, ma frequente fino agli anni ’80. Una novità che, comunque, anche questa volta non vedremo.
Ma alcuni dettagli restano confermati, come il calo termico del 27 e il richiamo mite dei giorni successivi con venti sciroccali, che oggi appaiono più miti di alcuni giorni orsono. È comunque da intendere che al Nord Italia, con tempo perturbato un improvviso rialzo termico si avvertirebbe soprattutto in quota, mentre in pianura le piogge (o le nevicate) cadrebbero con temperature prossime allo zero.

A lungo termine e restando invece a ciò che è più usuale negli ultimi anni, abbiamo un ritorno della coppia “vortice polare – anticiclone delle Azzorre”. Le due figure più volte impongono uno scambio di venti in meridiano, che se conduce aria asciutta da Nord e föhn sulle Alpi, è invece foriero di neve e freddo al Sud Italia.
In continuità con la tendenza delineata nella scorsa analisi notiamo infatti come l’Europa resti in gran parte su temperature moderatamente fredde, ma a Nord delle Alpi, mentre le regioni adriatiche vedano nuove possibilità fredde che sarebbero invece state improbabili nella precedente evoluzione di giorni fa.

In linea di massima e su scala globale quindi viene confermato quanto segue:
1) il breve peggioramento al Nord Italia: il 27 con calo termico per il flusso antizonale dalla Siberia, nei giorni successivi per il riflusso mite.
2) Freddo moderato e persistente ad inizio febbraio

Non vengono confermati:
1) la tenuta dell’Anticiclone russo-siberiano con venti gelidi orientali e saccature in quota da Nord-Est.
2) La caduta dell’Anticiclone delle Azzorre con l’imposizione di venti meridionali o orientali a larga scala sull’Italia.

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