Fa bello, caldo, è estate. Anche le analisi lo affermavano fino a pochi giorni fa. Davvero cambia ora qualcosa nella linea di tendenza? Non drasticamente, non per tutte le nostre regioni. Tuttavia, quello che sembrava uno scontatissimo inizio di estate si anima ora di qualche contributo settentrionale un po’ più preponderante di quanto subito previsto, con gli sviluppi che di seguito analizziamo.
8-11/12 giugno 2005
Un’alta pressione molto forte si stabilisce sulla Manica traslando nei giorni verso NE, direzione Groenlandia. Ai suoi bordi, sull’Italia, scorre aria instabile di origine polare. Venti settentrionali sull’Italia (specie al Sud, da NE al Nord Italia). Le temperature diminuiscono, possibili violenti temporali nelle zone esposte ai venti da N. Sulle Alpi centro-occidentali tempo più buono, freddo soprattutto di notte, con periodi ventilati.
13-16 giugno 2005
La tendenza dell’anticiclone delle Azzorre a distendersi sui paralleli subisce un nuovo arresto. Cala il vortice polare sull’Italia, con i suoi venti settentrionali e possibile instabilità. L’anticiclone delle Azzorre infatti torna ad unirsi in meridiano con l’alta polare sull’Atlantico.
Temperature stazionarie, nella media del periodo o leggermente sotto. Marcatamente sotto le medie potrebbero essere le temperature minime o quelle che seguono i temporali.
17-21 giugno 2005
Mentre, fin dal 17, l’alta pressione sembra tornare sul Mediterraneo, tra Islanda e Regno Unito una nuova depressione prende forma. Il ritorno anticiclonico mite, più marcato nei primi giorni, potrebbe così esser messo in discussione da nuove insidie in genesi sull’Atlantico.
Temperature prevalentemente nelle medie.
Riepilogo
Pare apprestarsi un periodo un po’ instabile con possibili forti temporali sul Mediterraneo. Maggiore instabilità appare ora al centro-sud della penisola.
Le configurazioni in meridiano, che parevano giorni fa esorcizzate, tornano ora con vigore, rendendo a tratti l’estate un po’ fresca e accompagnata da qualche temporale.