L’alta pressione delle Azzorre ha portato il suo centro motore verso il Nord Europa, isolando nel contempo più a sud un vortice freddo non molto distante dalle Alpi Orientali. La spirale nuvolosa meno attiva di tale vortice si è spinto anche su parte dell’Italia, accompagnato dall’afflusso d’aria un po’ più fredda a tutte le quote. La forza dell’anticiclone scandinavo sarà determinante nel favorire il moto retrogrado del vortice freddo, il quale pertanto compirà dei passi decisivi verso il cuore del Mediterraneo fra domenica e lunedì: le mappe GFS appaiono eloquenti in tal senso, con l’Italia che sarà stretta nella morsa di una depressione.
Una tale circolazione depressionaria accompagnerà condizioni non solo instabili, ma localmente persino perturbate in tali zone, come mostra la proiezione delle precipitazioni attese per la giornata di lunedì 1° Giugno elaborate dal modello GFS.
Come evolverà la prima parte della prossima settimana? La struttura depressionaria si sposterà un po’ verso est, ma nel contempo la rottura dell’Anticiclone sulla Penisola Scandinava farà sopraggiungere ulteriori apporti d’aria fresca in direzione dei Balcani, che terreno così in auge una vasta saccatura sull’Europa Orientale. Sul nostro Paese gli effetti della circolazione instabile si faranno sentire ancora soprattutto sulle zone meridionali e versanti adriatici, zone più vicine all’influenza ciclonica come mostra la mappa d’analisi GFS riferita alla giornata di mercoledì 3.
Non manca la confusione sull’evoluzione meteo successiva, riferita alla seconda parte della prossima settimana. Le incertezze sono derivanti dallo scontro di nuovi impulsi instabili di tipologia atlantica con interazioni d’aria più calda nord-africana. Le esatte dinamiche dipenderanno dalla dinamicità con cui il getto atlantico riuscirà a far evolvere le configurazioni senza determinare eccessive ondulazioni, che andrebbero a favorire la possibilità di anticicloni di blocco sul Mediterraneo Centrale. La cartina scelta è una mappa multimodel riferita al prossimo week-end ed evidenzia le incertezze appena esposte, con l’anticiclone africano che, pur apparendo defilato a sud nelle attuali previsioni, sarebbe pronto a scatenare un eventuale attacco.