Un corridoio instabile si sta facendo spazio verso le nostre regioni, in particolare su quelle meridionali e sulle Isole Maggiori, ove si stanno già fronteggiando masse d’aria diverse, quelle fresche in quota e quelle più calde ed umide in azione sulle coste nord-africane. Le cause di questa fase instabile sono presto spiegate con la mappa barica GFS odierna, la quale mostra l’espansione di una parte del nucleo ciclonico balcanico verso le nostre regioni centro-meridionali, in un tipico movimento retrogrado dettato dalla forte struttura anticiclonica estesa dall’Atlantico Europeo alla Russia.
Come appena visto nella mappa sopra, rovesci e temporali interesseranno per il momento in particolare le Isole Maggiori, ma già nella giornata di domani avremo condizioni d’instabilità a carattere maggiormente diffuso, sebbene con episodi temporaleschi concentrati e di breve durata. La mappa ad alta risoluzione del modello WRF mostra la previsione di una breve fetta delle ore centrali di domani: si può intuire l’estensione dell’instabilità anche verso le regioni centrali peninsulari, in particolare lungo i versanti adriatici.
Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici evidenziano una probabile ulteriore recrudescenza dell’instabilità a partire dal week-end, quando si assisterà all’arretramento verso ovest dell’anticiclone continentale, i cui massimi si andranno ad isolare sulla Gran Bretagna. Un canale di correnti fresche ed instabili scandinave si andrà così ad espandere verso le nazioni centrali del Continente e verso l’Italia, ove pertanto avremo un’ulteriore ricaduta depressionaria.
In base alle emissioni modellistiche sul lungo termine, la convalescenza depressionaria sul Mediterraneo appare duratura, quindi il tempo tarderà a guarire. La mappa che osserviamo sotto, basata su una media degli ultimi aggiornamenti di GFS, GENS-C ed ECMWF, mostrano l’insistente azione di una saccatura protesa fin sul Mediterraneo, mentre l’alta pressione britannica potrebbe ulteriormente arretrare verso ovest.