La fine dell’anticiclone nord-africano è ormai certificata a conclusione di questa settimana, nonostante i modelli matematici di questa mattina intravedono il tentativo di penetrazione atlantica per domenica molto più attutito rispetto alle precedenti proiezioni. L’ondulazione ciclonica, in passaggio sul Centro Europa, riuscirà ad erodere il cuneo anticiclonico fin sull’Italia, ma non in misura tale da portare un peggioramento, nemmeno al Nord. Nella prima mappa possiamo chiaramente vedere questo inserimento del cavo d’onda, ma i geopotenziali più bassi (la 552 dam) si terranno un po’ più lontani dalle aree alpine, così da attutire l’ingresso dell’area perturbata.
L’aspetto più peculiare dell’evoluzione per domenica-lunedì è proprio legato alla distruzione di quel cuneo anticiclonico a carattere caldo che s’era esteso fin sul Centro Europa. Di conseguenza le temperature caleranno verso valori più in linea con le medie del periodo: in questa mappa vediamo i cali termici (a 1500 metri d’altitudine) attesi per il mattino di lunedì. Attenzione, non si tratta di isoterme, ma solo delle variazioni termiche rispetto alla situazione attuale. Notiamo la brusca variazione termica soprattutto sulle nazioni centrali dell’Europa.
L’incursione ciclonica, attesa fra domenica e lunedì, sarà deviata rapidamente verso i Balcani da una spinta anticiclonica da ovest, che cercherà di proteggere l’Italia dalle incombenti perturbazioni atlantiche, in questa fase abbassatesi di latitudine. La rielaborazione grafica in basso mostra lo scenario già per martedì 24, rappresentato dal modello ECMWF con la netta rimonta anticiclonica azzorriana dall’Iberia verso l’Italia.