Una forte depressione ha preso piede sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, con perno principale collocato tra il Mare di Alboran e le Isole Baleari: su queste aree è già in azione una circolazione convettiva piuttosto vivace, pronta ad alimentare una nuova vivace risposta perturbata che si dirigerà da domani verso l’Italia, ulteriormente tonificata dal persiste afflusso molto umido meridionale di matrice nord-africane. Nel complesso, la struttura di bassa pressione si trova letteralmente bloccata fra un alta pressione nordica, che ha spostato il proprio centro motore sulle Isole Britanniche, ed un promontorio sub-tropicale, risalito verso la Grecia ed il bacino orientale del Mediterraneo.
Entro le prossime 48 ore, il mulinello di bassa pressione dovrebbe gradualmente giungere alla fase di massima maturità, senza escludere un particolare ulteriore approfondimento proprio in prossimità delle Isole Baleari, dove alcuni modelli stimano il raggiungimento di valori pressori minimi prossimi ai 990 hPa. L’aspetto più preponderante del previsto approfondimento del vortice ciclonico è legato alla possibile evoluzione verso un vero e proprio ciclone mediterraneo, conosciuto con il nome di TLC.
In maniera differente dai classici cicloni extratropicali tipici del Mediterraneo, i TLC hanno delle notevoli somiglianze con i Cicloni Tropicali, in quanto si caratterizzano per essere sistemi fortemente perturbati dal raggio d’azione limitato, ma al tempo stesso molto potenti con altissimi livelli di convezione temporalesca e quantitativi di pioggia molto elevati in prossimità del centro pressorio. Uno fra gli elementi più rilevanti con cui possiamo riconoscere se si tratta effettivamente di un TLC è quello del cuore caldo in quota sul centro di bassa pressione ed effettivamente alcune proiezioni accolgono favorevolmente questa ipotesi, come possiamo apprezzare dalle mappe in basso relative rispettivamente all’altezza dei geopotenziali a 500 ed a 850 hPa.