Il maltempo attuale all’estremo Sud potrebbe rappresentare l’inizio di un trend atteso riproporsi con una certa frequenza nel prossimo periodo: a fronte di un anticiclone euro-atlantico che chiuderà col lucchetto il portone alle perturbazioni oceaniche, resterà una zona fragile fra l’Iberia, il Mediterraneo Occidentale e l’entroterra nord-africano, ove a più riprese si andrà a vivacizzare una robusta area di bassa pressione.
Si tratterà di un vortice autonomo, che tuttavia sarà probabilmente alimentato in più frangenti dal contrasto fra spifferi freddi da est e l’aria sub-tropicale richiamata dall’entroterra nord-africano, con l’ulteriore contributo d’energia sempre garantito anche dal Mediterraneo. La distesa anticiclonica lungo i paralleli europei, con massimi barici attesi oltralpe, potrebbe rallentare ma non attutire il movimento verso levante di tutto l’insieme perturbato associato alla depressione algerina.