Ieri, nell’analisi a lungo termine, evidenziammo le diverse tempistiche nella realizzazione del nuovo “break atlantico”: GFS propendeva per un avvio anticipato, ECMWF indicava l’inizio della prossima settimana. Stamane, dando uno sguardo ai modelli, ci siamo accorti dell’allineamento dell’americano verso quello europeo.
Ipotesi suffragata dalla mappa Multimodel allegata, che offre un sunto dell’ultima elaborazione modellistica disponibile (quella delle ore 00Z) di entrambi i Centri di Calcolo. Come si evince facilmente dall’immagine, rielaborata per facilitarne la comprensione, un’ampia saccatura atlantica potrebbe insidiare il Mediterraneo tra il 7 e l’8 luglio.
La dinamica appare consolidata: spostamento ad est della goccia fredda iberica e aggancio alla circolazione d’aria fresca implementata dalla Bassa Pressione collocata sull’Islanda. Qualora dovesse realizzarsi, dato il caldo pregresso si verrebbero a realizzare le condizioni propizie alla genesi di nuovi violenti temporali. Oltre, ovviamente, ad un robusto calo delle temperature.