Va premesso che non è certo il Mar Mediterraneo “accaldato” la causa primaria delle alluvioni o degli eccessi di maltempo che hanno sconvolto l’Italia negli ultimi tempi, ma semmai altri elementi climatici che hanno determinato l’accanimento nelle stesse zone di sistemi perturbati alimentati da flussi perduranti e stazionari d’aria molto umida sub-tropicale. Tuttavia, di certo le temperature del mare più elevate della norma danno un surplus d’energia che contribuisce ad esaltare ulteriormente le perturbazioni.
L’osservazione della mappa delle attuali anomalie termiche (mappa INGV di previsione odierna) evidenzia come proprio la parte bassa del Mediterraneo sia quella dove insistono valori di temperatura superficiali più elevati di quelli che si dovrebbero registrare in questo periodo, anche di oltre 2-3 gradi. Per quanto concerne l’Italia, sono i mari meridionali quelli più caldi: considerando che la perturbazione in arrivo colpirà più direttamente il Sud, le temperature elevate dell’acqua sono di certo un fattore da tener ben presente.