SI ALLUNGA L’ESTATE – A proposito del cambio climatico in atto, il collega Aldo Meschiari ha di recente dimostrato [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/24140-1-la-tropicalizzazione-dell-estate-italiana]la crescente tropicalizzazione dell’estate italiana e mediterranea:[/url] negli ultimi decenni è sempre più evidente l’impronta dell’alta pressione africana alle nostre latutidini e ciò si è potuto appurare con l’avvenuto incremento della media dei geopotenziali (pressione in quota). Si rammenta che le alte pressioni sub-tropicali si connotano per la loro forza alle altezze superiori della troposfera. Il tema non è però solo la tropicalizzazione: in quest’estate 2012, che probabilmente passerà alla storia come la più calda dopo quella del 2003, il grande caldo intende essere l’assoluto protagonista anche nella seconda parte d’agosto, con lo scudo anticiclonico che raggiungerà addirittura le migliori performances stagionali. Ciò è accaduto anche nell’infinita estate 2003 ed in diversi altri casi negli ultimi anni.
I PRECEDENTI DI GRAN CALDO DOPO IL 15 AGOSTO – Si può partire dall’estate 2000, una stagione che era trascorsa senza picchi ed eccessi di caldo, ma anzi con un’imponente discesa fredda di natura artica a metà luglio. Quando l’estate sembrava destinata all’inevitabile declino, ecco che subito dopo Ferragosto giunse un’intensa ondata di caldo. Si trattò dell’episodio caldo maggiore di quell’estate, che raggiunse livelli localmente estremi in Sardegna dove per diversi giorni si raggiunsero punte di 45°. L’aspetto eccezionale fu proprio legato alla persistenza del gran caldo fino quasi a fine mese, con circa 10 giorni d’intensa calura. Senza scomodare poi l’illustre 2003 con caldo persistente, anche negli ultimi anni (anni 2009 e 2011 su tutti) sempre più spesso le maggiori ondate di caldo stagionali si verificano nella seconda metà d’agosto, con scenari di stabilità che talvolta insistono fino ad inizio settembre, senza lasciar spazio alle perturbazioni.