L’andamento climatico di novembre è stato definito giustamente estremo sull’Italia per gli sbalzi termici eclatanti che si sono avuti nell’arco del mese, ma questo concetto ben s’addice anche a quanto accaduto nel resto d’Europa e dell’intero Globo, ove si sono registrate situazioni contrapposte. Il caldo anomalo di vaste zone del Pianeta a noi vicine (gran parte del Continente Europeo e la Russia) è stato infatti in parte bilanciato da situazioni ben più fredde in altre zone, sia sull’Emisfero Boreale che su quello Australe.
Lo vediamo chiaramente dalla mappa sottostante, riferita alle anomalie termiche al suolo fra il 1° ed il 30 novembre (grafica weatherbell): spicca la calura eccezionale che prevale in modo schiacciante sul Continente Euro-Asiatico, fatta eccezione per alcune limitate zone. Prevalgono tuttavia anomalie negative (ha fatto cioè più freddo del normale) sulle Americhe, la Groenlandia, ma anche parte dell’Africa e l’Oceania. Nel complesso, l’anomalia a livello globale sarebbe stata di appena +0,17°C, in attesa dei dati degli enti ufficiali.