Con il mese di ottobre si conclude per convenzione il semestre caldo. Ma quest’anno in gran parte del continente europeo si è concluso un po’ prima. Anche l’ultima settimana infatti è trascorsa in maniera simile alle due precedenti, con una preponderanza di temperature sotto la norma. Le eccezioni riguardano l’Italia meridionale, gran parte della Penisola Iberica, i Balcani occidentali e tutto l’estremo nord europeo, dall’Islanda all’Artico russo. In questa zona si concentrano le anomalie maggiori, arrivando fino a quasi 10°C oltre la norma nel settore dell’Arcipelago delle Svalbard, dove le temperature massime assolute hanno sfiorato i +10°C (ricordiamo che si tratta di zone a 80° Nord di latitudine, vicinissime al Polo Nord!), toccando livelli record per il mese di ottobre.
Al contrario ha fatto molto freddo nella zona centro-meridionale russa, e procedendo verso est, in tutta la fascia centrale del continente asiatico, con le anomalie maggiori, fino a circa 10°C sotto la norma, in Kazakistan. E proprio dal Kazakistan giungono infatti notizie di problemi per il ghiaccio e le nevicate precoci.
Anche in Asia, come in Europa, ha fatto molto caldo sul settore artico, e anche nella zona centro-meridionale del continente, soprattutto in vaste parti della Cina.
Concludendo l’analisi termica del nord emisfero, in Nord America ha fatto caldissimo sulla costa atlantica, anche a New York alcuni giorni praticamente estivi. Freddo invece tra Canada occidentale e Alaska.
Tornando l’Europa, ma analizzando l’intero mese, ormai ad oltre due terzi del suo cammino, notiamo come prevalgano le anomalie termiche negative, con le solite eccezioni del settore più settentrionale e di parte del settore meridionale continentale.
Per l’Italia rispetto a settembre di è trattato di un autentico ribaltone. Il mese scorso infatti era stato molto più caldo della norma al Nord e in norma o localmente più freddo al Sud.
Questa analisi non ha alcuna valenza predittiva. È errato credere che i mesi successivi possano essere condizionati dall’andamento climatico presente, persino l’analisi degli indici climatici al momento può essere usata solo parzialmente a fini previsionali. Per cui l’inizio della stagione fredda sarà svincolato dall’andamento finale di quella calda. Ma secondo alcuni autorevoli modelli matematici potrebbero proseguire le anomalie termiche negative.
Tutte le mappe sono elaborazioni grafiche di weatherbell.com su dati di base NCEP/CFS2.