Il sensore UAH in bassa troposfera, che esamina i dati termici ad altezze tra gli 0 ed i 3000 metri di quota, lo strato d’aria più vicino a noi, ma che ha come difetto quello di non poter includere per le loro altezze i vasti altopiani tibetani ed antartici, nonché alcune catene montuose, ha infatti misurato un’anomalia termica pari a +0,653°C nello scorso mese di Marzo.
Si tratta di un valore lievemente superiore a quello di Gennaio (che fu pari a +0,649°C), e, di fatto, risulta essere il mese più “caldo”, come scostamento dalla norma, dal mese di Maggio del 1998, dal 1979 l’anno più caldo misurato a livello satellitare.
Recentemente infatti c’è stato un upgrade delle misurazioni satellitari, che hanno lievemente “smussato” i picchi estremi dalla norma termica trentennale.
Il Nino 2010 è stato possente, portando ad anomalie termiche superficiali, sulle zone oceaniche tropicali, pari ad oltre 2,5°C sopra la norma, e questo ha avuto una pesante influenza sulle temperature terrestri che si sono innalzate su valori non troppo distanti da quelle registrare nel 1998, anch’esso caratterizzato da uno dei massimi episodi di Nino del XX Secolo.
Tuttavia in Europa non ci siamo accorti di queste anomalie, almeno al momento, in quanto hanno riguardato soprattutto le zone delle alte latitudini artiche (interessate comunque da valori di temperatura ben al di sotto dello zero), mentre alle medie latitudini frequenti afflussi di aria fredda hanno portato ad un inverno termicamente al di sotto della norma.
Un comportamento piuttosto atipico per il Nino, che, solitamente, favorisce una fase di NAO positiva con inverni europei piuttosto miti.
Quest’anno, come si diceva, l’influenza del fenomeno è particolarmente evidente nelle anomalie termiche mensili della bassa troposfera, misurate dal sensore satellitare.
Mentre il Sud Emisfero terrestre presenta un’anomalia termica piuttosto contenuta, pari a +0,454°C, i massimi eccessi di calore si sono manifestati sull’Emisfero Settentrionale (+0,653°C), e soprattutto alle latitudini tropicali (+0,726°C), interessate da un accentuato Nino sull’Oceano Pacifico, e da un valore di TNA (anomalie della temperatura del Medio Atlantico) ai valori record di caldo dal 1980 ad oggi.
Da notare che le previsioni ensemble sull’andamento del Nino ne prevedono un deciso indebolimento fino a raggiungere un livello neutro nel mese di Giugno, per poi arrivare ad una fase di forte Nina da Settembre in poi, fenomeno che dovrebbe contribuire ad abbassare fortemente i valori termici troposferici.