In controtendenza con l’andamento generale che si protrae ormai da qualche decennio, il bilancio dell’ultimo anno idrologico (dal 1° ottobre 2013 al 30 settembre 2014) appare decisamente positivo per i ghiacciai che godono davvero d’ottima salute, proseguendo peraltro un trend che in parte va avanti dall’anno precedente. A contribuire in maniera determinante è stata anzitutto l’abbondanza delle precipitazioni, tanto che in Alto Adige quest’ultima è risulta essere la seconda stagione con il maggior accumulo di neve degli ultimi 30 anni. Solo nell’anno idrologico 2000/2001 si era registrato un accumulo nivale ancora superiore.
Questa ripresa dei ghiacciai deriva da una concatenazione di fattori favorevoli: anzitutto lo scorso inverno (quello 2013/2014) è stato certamente mite, ma le correnti da sud/ovest hanno portato nevicate eccezionali sull’Arco Alpino Meridionale. E’ seguita poi un’estate straordinariamente fresca e con frequenti nevicate fuori stagione, che hanno dato ossigeno ai ghiacciai. Il risultato di tutto ciò si ritrova in un bilancio positivo delle variazioni di massa dei ghiacciai un po’ ovunque Bilanci di massa negativi sono stati misurati solo sui ghiacciai con limite superiore a quote relativamente basse, come la Vedretta Pendente.