In quest’inizio di settembre è proseguita in modo inarrestabile la perdita dell’estensione della superficie ricoperta dai ghiacci nell’Artico. Il nuovo minimo storico si era raggiunto già lo scorso 26 agosto, ma come temevano la situazione è ulteriormente peggiorata, per il fatto che il periodo di scioglimento dei ghiacci in genere prosegue fino a metà settembre. Le ultime stime indicano che la superficie ghiacciata, in termini d’estensione, è crollata sotto i 4 milioni di km quadrati, portandosi attorno ai 3.8 milioni di km quadrati, come possiamo notare dal grafico del in basso del “National Snow & Ice Date Center”.
La situazione è quindi davvero disastrosa, dato che questi numeri rappresentato livelli da record estremo. Il primato storico precedente d’estensione, del 2007, era pari a circa 4.17 milioni di km quadrati. Anche in riferimento ai dati dell’area ricoperta dai ghiacci, i numeri sono impietosi: attualmente è ricoperta dai ghiacci una superficie di 2.3 milioni di chilometri, ben 540 mila chilometri quadrati in meno rispetto al record del 2007. La diminuzione dei ghiacci è un processo inarrestabile che non conosce soste: di questo passo, la presenza dei ghiacci artici in estate potrebbe essere messo a rischio nell’arco di qualche decennio, anche perché meno ghiaccio potrebbe portare ad un effetto positivo nei confronti del riscaldamento globale, per la minore energia solare riflessa verso lo spazio.