STAGIONE DEGLI URAGANI, COME SARA’? Siamo appena agli inizi della primavera ed è ancora presto ipotizzare gli scenari dall’estate in poi della stagione degli uragani atlantici, anche se gli esperti meteo d’oltreoceano iniziano a stilare le prime previsioni. In linea di massima, il 2012 dovrebbe essere meno turbolento rispetto ai due anni precedenti, quando si sono sviluppati rispettivamente 19 e 20 tempeste tropicali nel 2010 e nel 2011. Alcune di queste si sono trasformate in uragani, come ad esempio Irene, il primo della stagione 2011 che è passato alla storia per aver fatto tremare gli States: dal 20 al 29 agosto, Irene è passato dalle Antille alla costa statunitense uccidendo 55 persone e causando danni per miliardi di dollari.
LA FINE DELLA NINA DOVREBBE AIUTARE. Le previsioni rassicuranti per il 2012 sono confermate dalla maggior parte degli esperti, che basano queste ipotesi sul progressivo affermarsi, già nel corso dell’estate, del fenomeno climatico El Niño a discapito del suo antagonista, La Niña. Secondo le previsioni, con le temperature più basse delle acque del Pacifico e l’affermarsi di El Niño durante la stagione degli uragani atlantici, l’attività ciclonica dovrebbe ridursi: ma prima è da vedere se davvero queste proiezioni saranno confermata. Una condizione di El Niño tende a sopprimere gli uragani atlantici con la generazione di alti livelli di wind shear. Data la possibilità relativamente elevata di un evento di El Niño verso il prossimo autunno, oltre a temperature sopra l’Oceano Atlantico tropicale più fresche rispetto a quelle osservate nel 2011 e nel 2010, si dubita fortemente che si possa avere una stagione degli uragani atlantici assai attiva, come le ultime due.
CURIOSITA’ Nel passato agli uragani atlantici venivano attribuiti dei nomi sempre diversi Inizialmente nelle isole dei Caraibi, si usava denominare la tempesta con il nome del santo del giorno, preso dal calendario liturgico cattolico romano. Quando due uragani colpivano nella stessa data ma in anni differenti, si usava aggiungere un numero ordinale. Adesso invece la WMO ricicla di continuo i nomi attribuiti alle “tropical storm” atlantiche, avendo sei liste riutilizzate ogni sei anni, ciascuna composta da 21 nomi. Si sa quindi in largo anticipo come verrà chiamato il primo, il secondo, il terzo e così via di ogni anno: ad esempio, nel 2012, il primo sistema tropicale si chiamerà Alberto. Quando un uragano causa morti e distruzione, quel nome viene accantonato in modo che resti come un evento del passato. Nei rari casi in cui dovessero verificarsi oltre ventuno tempeste per anno, queste prenderebbero la denominazione dell’alfabeto Greco: Alpha, Beta, Gamma, Delta e così via.