ESTATE CHE SOFFRE IL MAL D’ATLANTICO* – Si è avuto un vero capovolgimento di fronte in quest’avvio d’estate meteorologica rispetto al periodo precedente: l’ultima parte di maggio era infatti sta caratterizzata dal predominio di un anticiclone di blocco sul Nord Europa che aveva portato caldo anomalo con punte da record o quasi in Gran Bretagna e Norvegia, mentre dai primi giorni di giugno una poderosa depressione, alimentata da correnti impulsi freddi artiche, ha preso il posto dell’anticiclone. L’influenza di questa area depressionaria si è riuscita parzialmente ad estendersi più a sud negli ultimi giorni, ma ha dovuto fare i conti con l’anticiclone africano che nel frattempo aveva conquistato il Mediterraneo.
FORTI CONTRASTI TERMICI – La settimana ormai alle spalle ha visto temperature superiori al normale unicamente sul comparto del Mediterraneo e regioni balcaniche, con valori localmente fino a 3-5 gradi sopra le medie del periodo, per la presenza dell’anticiclone nordafricano. Scenari del tutto opposti sull’Europa centro-settentrionale, dove si è potuta contrapporre la persistenza presenza di una depressione a carattere freddo. La situazione è rimasta pressoché statica e ciò ha prodotto questi squilibri termici, con caldo e freddo che si sono rispettivamente esaltati creando un gradiente notevole di quello che già normalmente è presente, dato che di norma le temperature sono sempre più elevate alle latitudini mediterranee rispetto all’Europa Settentrionale.
MALTEMPO ACCENTUATO SU PARTE D’EUROPA – Forti precipitazioni hanno tagliato in due il Continente, interessando in particolare le Isole Britanniche, la Francia, la Germania, le regioni alpine fino a spingersi su parte delle nazioni europee centro-orientali. Le maggiori precipitazioni si sono accanite, non a caso, in quella fascia di contrasto nel quale sono venute a contatto le masse d’aria fresche nord-atlantiche con quelle molto più calde afromediterranee: non sono mancati fenomeni particolarmente violenti in alcune zone europee. L’Italia si è venuta a trovare un po’ nel mezzo, con precipitazioni principalmente sul Nord Italia e contesto secco sulle restanti aree.