ITALIA, DA UN’ONDATA DI CALDO ALL’ALTRA – Le ripetute ondate di caldo stanno interessando l’Italia dall’inizio dell’estate e l’ultima dei giorni scorsi ha lasciato un’impronta significativa, non solo a livello di temperatura media nazionale (per la prima volta da inizio estate si è superata la soglia dei 27 gradi di media giornaliera lo scorso 6 agosto): alcuni picchi da record si sono misurati in diverse località, fra le quali Cagliari, Frontone, Latronico ed Enna, per rimanere alle località censite dall’Aeronautica Militare. E a proposito di Enna, i 41.1 gradi raggiunti a ben 1000 metri di quota rappresentano il valore assoluto che sia mai raggiunto sulla base di tutte le rilevazioni nella località siciliana, battendo i +41.0°C del luglio 1988.
ESTATE DEI RECORD – I primati termici raggiunti sull’Italia sono nulla rispetto a quelli che si sono stabiliti finora in molte altre zone del Pianeta da inizio estate: dal Medio Oriente al Marocco, si sono battuti più volte record su record. E la situazione non migliora minimamente dall’altra parte dell’Oceano: luglio 2012 è stato il più caldo della storia negli USA, con record di caldo a valanga che vengono stabiliti di continuo, dopo tra l’altro uno degli inverni fra i più caldi che si ricordino. Il gran caldo in Groenlandia e la situazione pessima dei ghiacciai sono solo ulteriori ingredienti a completamento di quest’estate così estrema. Certo, a compensare non basta il pur significativo colpaccio dell’inverno australe, con la [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/24156-1-ondata-di-freddo-in-sud-africa-neve-johannesburg-e-pretoria]neve (evento raro) caduta nelle maggiori città del Sud Africa.[/url]
BALCANI, ESTATE 2012 TERRIBILE – L’obiettivo principale delle ondate di caldo, che hanno raggiunto l’Italia, è stato quasi sempre il comparto balcanico. Non a caso, il nostro Paese si è trovato spesso interessato solo in parte, con il Nord maggiormente ai margini. L’estate balcanica 2012 è del tutto simile, come eccezionalità di caldo, a quella che era stata la stagione estiva del 2003 per l’Italia e l’Europa Occidentale: anche il mese di luglio, come quello precedente, ha confermato le maggiori anomalie termiche positive tra i Balcani, l’Ucraina e la Turchia. Su queste aree, restando al mese di luglio, si sono misurati scarti dalla norma anche di 4-5 gradi, mentre sull’Italia le anomalie termiche si sono aggirate tra gli 1 ed i 3 gradi sopra la norma