EUROPA CAPOVOLTA – Veniamo ai bilanci dell’ultima settimana, quella che ci ha portato dagli ultimi giorni di maggio verso il week-end appena trascorso in cui ha fatto il suo esordio giugno: il periodo dal 26 maggio al 1° maggio è stato infatti segnato da anomalie estreme a livello continentale. Il caldo ha colpito le alte latitudini, mentre scenari di freddo insolito hanno riguardato il comparto centro-meridionale europee, comprese in particolare le nazioni affacciate sul Mediterraneo. Notiamo sull’area baltico-scandinava temperature anche di 5-7 gradi sopra la norma, ma non è compresa nella cartina l’area maggiormente colpita dal caldo eccezionale, ovvero i settori della Lapponia dove le temperature hanno sopravanzato i valori tipici stagionali anche di oltre 10-15 gradi. Il freddo alle medie-basse latitudini europee ha inglobato anche l’Italia, con temperature sotto la media di 3-5 gradi.
PIOGGE ALLUVIONALI – La calura possente e persistente alle alte latitudini è stata generata dall’isolamento di una bolla anticiclonica dal cuore caldo sulle estreme aree del Nord Europa, che è andata a contrapporsi con una depressione d’estrazione artica insediatasi fra il Mediterraneo e le regioni continentali appena a nord delle Alpi. Da questa situazione di blocco sono scaturiti episodi di maltempo piuttosto marcato che, stante la stazionarietà dell’area depressionaria, hanno colpito le medesime aree. In particolare le nazioni centrali del Continente e le regioni alpine si sono trovate sede di contrasto fra masse d’aria diverse e questo non ha fatto altro che esaltare ulteriormente il maltempo. Si sono avuti picchi di pioggia in una settimana di oltre 100/200 mm che, sommati al contributo della fusione delle nevi, hanno determinato l’attuale situazione critica per il livello dei fiumi, in particolare tra Germania e Repubblica Ceca.