GHIACCI ARTICI IN CADUTA LIBERA – La fusione della banchisa artica non mostra significativi rallentamenti anche in queste prime settimane di luglio: l’estensione complessiva dei ghiacci si è infatti portata a circa 7,6 milioni di chilometri quadrati (siamo sotto la media di circa 2 milioni di km2) e negli ultimi 10 giorni si è perso quasi 1 milione di chilometri quadrati. Le perdite hanno interessato tutto i settori ed in particolare appare grave la situazione ad est delle Svalbards, sul Mare di Barents, dove manca ghiaccio rispetto alla norma in un’area davvero enorme. Notevoli decrementi si sono poi registrate anche nei mari di Kara, Bering, Beaufort, Hudson fino alla baia di Baffin; l’unica zona dell’Artico, dove l’estensione del ghiaccio marino risulta sopra la media, è la costa orientale della Groenlandia.
GIUGNO IL SECONDO PEGGIORE DI SEMPRE – Giugno 2012 ha fatto registrare un’estensione media di 10.97 milioni di chilometri quadrati, circa il 10% al di sotto della media 1979-2000. A metà mese si era anche toccato il minimo storico per il periodo, ma nel complesso giugno si è collocato al secondo posto tra quelli con minor estensione, dietro al 2010. La situazione al momento è quindi peggiore anche rispetto al 2007, l’anno del minimo assoluto. A giugno l’Artico ha fatto registrare una perdita di ben 2.86 milioni di chilometri quadrati, la più grande in questo mese da quando sono disponibili i dati satellitari. Sono ormai lontani i tempi della scorsa primavera, quando l’estensione dei ghiacci aveva temporaneamente raggiunto gli standard tipici del periodo, ma come si temeva quel nuovo ghiaccio era giovane e quindi più vulnerabile alla fusione estiva.